Quiet luxury, for those who want to be and not appear.
What will you pack for the holidays?
Here are four dresses to be comfortable but always chic. In full Crida style.
Amalfi Silk satin long dress
Soft, airy, with open shoulders.
The summer dress par excellence.
Bardi Long dress in crêpe de chine
and silk georgette
Romantic, with a play on transparency.
Shop nowComacchio Midi dress in seersucker cotton
50s style: bon ton elegance
that never goes out of style.
Classic like Beatrice d’Este, refined like Taormina or seductive like San Marino?
Choose the Crida that best represents you and wear it throughout the summer.
Care amiche e cari amici che ci seguite da tempo, ormai saprete che l’editoriale di luglio è dedicato soprattutto ai saluti e alle prossime vacanze. Avete già fatto le valigie per il mare? O prenotato qualche bel viaggio per godervi un po’ di meritato riposo? Immagino che avrete messo nel trolley un abito colorato e leggero di Crida per questa estate che si preannuncia bollente… Noi non siamo ancora pronte a staccare perché i mesi di luglio e agosto sono particolarmente impegnativi per la produzione della prossima stagione invernale che deve essere spedita ai negozi e per la creazione della nuova collezione Spring-Summer 24 che deve essere finita e fotografata per poter essere pronta alla campagna vendita di settembre-ottobre. Quindi io e Daniela abbiamo corso come matte, come sempre, per rispettare tutte le scadenze (fare moda è una lotta continua contro il tempo, ve lo garantisco) e tutt’ora siamo ancora impegnate a fare in modo che al ritorno dall’estate possiate trovare sul nostro on line e nei negozi i capi autunno inverno di Crida.
Molte di voi ci chiedono anticipazioni e trunk show per poter preordinare fin da ora, in anticipo, gli abiti della nuova collezione. Anche questo è un obiettivo che ci siamo date e che vogliamo realizzare: potete chiedere al nostro contatto social (telefono o mail) le foto e i prezzi della nuova collezione Madama e assicurarvi l’acquisto del modello che avete scelto e che riceverete a casa al ritorno dalle vacanze.
Nel frattempo continuiamo a lavorare, io e Daniela sempre in macchina, il nostro ufficio viaggiante, per raggiungere le manifatture, per le riunioni nello showroom di Milano, per meeting coi collaboratori e, ogni tanto, per partecipare agli eventi che tra Bergamo e Milano riempiono le serate estive di magnifiche occasioni e che ci permettono di indossare i nostri abiti freschi e leggeri, perfetti per ogni situazione. E lasciatemi dire che sono davvero felice di tutti i complimenti che riceviamo io e Daniela quando siamo in giro soprattutto da parte di donne che ci seguono e apprezzano il nostro stile.
È anche vero che, osservando la gente per le strade, mi capita di vedere sempre più spesso ragazze e signore praticamente svestite, con shorts o gonne cortissime e poco altro sopra. È vero fa caldo, ma le temperature alte non giustificano a mio parere la mancanza di eleganza e di buon gusto. Come giustamente hanno fatto notare sul Corriere della Sera due firme della moda autorevoli, anche se con storie professionali e anagrafiche diverse (parlo dell’immensa Lina Sotis e della bravissima Michela Proietti): c’è un’età e un luogo adatto ad ogni abbigliamento. Gli hot pants inguinali, le pance scoperte e le infradito lasciamole alle spiagge o alle località di mare che frequenteremo questa estate: in città una donna elegante indossa un abito, magari sbracciato e di tessuto leggerissimo, una gonna di cotone e dei sandali comodi, non il copricostume! E se ancora non avete nell’armadio un capo che vi renda femminili e raffinate e nello stesso tempo sia fresco e facile da indossare continuate a seguirci sui social perché a fine luglio per chi ama gli acquisti last minute ci sarà una bella sorpresa che riguarda gli abiti della collezione estiva… ma solo per i nostri follower, per chi riceve le notizie attraverso la newsletter e gli editoriali.
Buone vacanze, buona vita e buon riposo a tutte. Ci risentiamo a settembre con mille sorprese.
Cristina & Daniela
Angelina Jolie è l’ultima in ordine di tempo fra le celebrities ad avventurarsi nel mondo della moda ma, a differenza di molte altre colleghe e colleghi famosi, lo fa a modo suo tenendo un profilo decisamente basso e per questo ancor più interessante. Lungi da lei l’idea di produrre indumenti da distribuire nei centri commerciali o di inseguire le ultime tendenze del fashion, l’attrice, da sempre paladina dei diritti umani e delle politiche ambientaliste, chiarisce subito di voler usare solo materiale vintage e tessuto deadstock per le sue creazioni e anche di voler puntare non sui loghi e sull’immagine del brand ma sulla valorizzazione di produttori, fasonisti e sarti, quindi sulla manodopera meno conosciuta di questo settore. Mi ha incuriosito questa novità che riguarda un’attrice da sempre molto controcorrente e super impegnata nel sociale. Di solito le grandi star, dalle Kardashian a Sara Jessika Parker a Jennifer Lopez per citare solo le tre più note, hanno creato con il loro nome veri e propri imperi di fast fashion, di cui forse non si sentiva la necessità, con una massiccia distribuzione in grandi magazzini e store di lusso: prezzi altissimi, materiali non proprio sostenibili, unico valore il nome del brand.
L’Atelier Jolie, così si chiama la nuova avventura imprenditoriale di Angelina, sembra orientato verso obiettivi diametralmente opposti, tanto da definire la sua nuova impresa un collettivo.
I designer, dice la Jolie, spesso disegnano o approvano disegni, ma sono i sarti quelli che fanno la differenza, anche se purtroppo sono proprio quelli che vengono meno valorizzati e apprezzati. Il suo Atelier invece deve essere un luogo in cui le persone creative possono collaborare con una famiglia esperta e diversificata di sarti, modellisti e artigiani di tutto il mondo. Sono molto curiosa di vedere che tipo di prodotto verrà realizzato: se somiglierà allo stile dell’attrice molto low profile, basico e materico nella scelta dei suoi outfit e sempre estremamente speciale, ma fin d’ora mi sento di apprezzare la scelta di mettere al centro la manodopera e l’artigianato in chiave sostenibile e inclusiva più che i maxi loghi e le campagne sugli schermi di Time Square.
A questo proposito mi ha colpito un’intervista a Brunello Cucinelli nella quale l’imprenditore e creatore di una vera e propria azienda famiglia in Toscana, sottolineava il problema che i fasonisti italiani, fondamentali e sempre più rari, facciano fatica a guadagnare abbastanza da convincere i figli a continuare questa professione. Le aziende manifatturiere, che producono in serie migliaia di capi guadagnano, ma i fasonisti, coloro che sono in grado di confezionare un capo d’abbigliamento attraverso un modello di riferimento (dato dal designer), quindi i sarti di una volta, non sono così ben retribuiti. Oggi il mercato della moda ricerca sempre più in Italia figure di questo livello, acquistando le aziende stesse e inglobandole in quelle dei grandi brand, con la conseguenza di fare sparire questa figura professionale artigianale che prima si tramandava da padre in figlio.
Noi di Crida, anche se per altre strade, inseguiamo come Angelina Jolie una moda sostenibile e rispettosa di persone e ambiente e facciamo fatica a trovare fasonisti alla nostra portata proprio perché non abbiamo ancora i numeri dei mega brand ma non possiamo nemmeno produrre migliaia di abiti in una sartoria. Eppure le piccole medie aziende rappresentano il tessuto produttivo più importante che sostiene l’economia italiana e come tale dovrebbe essere maggiormente aiutato e tutelato dal governo. L’artigianato italiano nel settore moda rappresenta un’eccellenza straordinaria: sarebbe bello che continuasse a vivere autonomamente e non si dovesse svendere ai grandi gruppi mangiatutto del lusso globale.
Light and fluffy chiffon, thin and delicate crêpe de chine, precious and soft silk. What’s your favorite fabric? Whatever your choice, you will stand out for its style and sophistication.
Giornalista e conduttrice, oggi è anche stilista alla guida di Crida, il brand tutto Made in Italy che punta sull’alta qualità. Nato dalla passione per gli abiti, è pensato per risolvere il dilemma di ogni donna: cosa indosso oggi? È più facile se si sceglie un vestito!
April is the month in which wedding invitations arrive, in which communions and confirmations are prepared.
Many occasions to celebrate and to treat yourself to something special.
Choose the Crida dress that will accompany you throughout spring and beyond.
Rimini, Riccione, Cesena, Forlì but also Gabicce and Cattolica: after Liguria and Lombardy, Crida’s journey in Made in Italy arrives in Emilia Romagna, the region that inspired the new spring-summer 2023 collection signed by Daniela Palazzi and Cristina Parodi.
The art of hospitality, sympathy, optimism and good food that characterize this land are immediately reflected in the vast range of bright colors: bright pink, apple green, golden yellow, burnt but also light blue and electric blue. The red of the Maranello model cannot be missing, a tribute to the earth, symbol of speed and engines.
The dress is always the absolute protagonist of the season, in the long and midi version and in the double version of outfit suitable for an elegant event, but absolutely wearable during the day, by changing the accessories.
Plain silk, crêpe de chine and satin dominate the collection, but for the first time two different nuanced patterns in very light georgette also appear: the model Montesole sleeveless with rainbow colors and the Santarcangelo, wider and more fluid dominated by a lace print in two very bright shades.
The San Marino model in fil coupé silk in shades of leaf green is a hymn to the small and very ancient republic that dominates the slopes of Mount Titano. A region of splendid nature but also of art and culture. The crêpe de chine and chiffon long dress is dedicated to Beatrice d’Este, Ludovico il Moro’s very young wife, passionate about painting and fashion, which represents our ideal of elegance and simplicity.
Ferrara and Bologna give their name to fresh and easy dresses in striped cotton, while the seersucker with check print used in the high-waisted skirt with a small shirt and in the dress with bardot shoulders recalls a 60s allure, when the myth of the Riviera Romagna exploded all over the world.
There is never a lack of polka dots among Crida dresses. In addition to the classic contrasting black and white, a beautiful caramel jacquard printed with cream polka dots also stands out. And then plumetis cotton in blue jeans with red polka dots for the lightest beach dresses.
Modern elegance but also ancient tradition: thanks to the collaboration with the Pascucci printing house, a historic artisan workshop that has been producing hand-printed Romagna canvases in Gambettola since 1826, two special dresses are born, whose designs remind us of the importance of craftsmanship that no machine modern day can never match.