Editoriale ottobre
La moda di domani ci è passata davanti in queste settimane di sfilate in tutta la sua bellezza, potenza creativa e originalità, ma anche nel suo ruolo più importante: quello di interpretare la società e lanciare messaggi profondi. È questo il compito di ogni griffe. Oggi non si può più soltanto creare vestiti, bisogna raccontare una visione, avere un’idea forte da trasmettere affinché l’acquisto di un prodotto non sia più solo dettato dall’estetica, ma anche dall’ideale che rappresenta e nel quale ciascuno di noi si vuole identificare. Insomma, la moda è sempre più una cosa seria, non solo dal punto di vista del business economico (l’industria italiana del fashion fattura 102 miliardi di euro e va sempre meglio), ma anche come espressione di un pensiero.
Ho apprezzato che in quasi tutti gli show ci fossero differenti tipologie di donne, con fisicità, misure e colori decisamente diversi: questa è una conquista ormai raggiunta, almeno sulle passerelle, grazie alla mentalità aperta dei designer per i quali fluidità e diversità sono sempre un valore aggiunto. Ma in ogni sfilata c’è anche un messaggio più profondo:
- Maria Grazia Chiuri per Dior continua l’esplorazione del legame tra femminilità e femminismo, con un elogio alle streghe che nel suo immaginario sono tutte le donne forti e ribelli della nostra società.
- Gucci, lo show più atteso di Milano per il debutto di sabato di De Sarno, ha voltato pagina partendo dal minimalismo del lusso reinterpretando in chiave contemporanea i pezzi cult della maison privati di tutti gli eccessi.
- La modernità di Yves Saint Laurent è la sahariana, un ritorno alle origini nel segno della semplicità, per ribadire che la cosa più importante non è l’outfit, ma la donna che lo indossa.
- E poi Prada, voglia di leggerezza; Fendi, accostamento di colori pazzeschi; Bottega Veneta e Tod’s, l’artigianalità italiana al livello più alto possibile: queste sono state a mio parere le più speciali.
Crida, fin dall’inizio della sua storia, ha sempre avuto un pensiero ben preciso: quello di creare qualcosa che aiutasse la donna di oggi ad essere se stessa e a sentirsi bella in ogni momento della sua giornata. E considerando quanto oggi sia cambiato il ruolo femminile nella società, sappiamo bene che la sfida doveva essere realizzare qualcosa che fosse perfetto stilisticamente, contemporaneo, ma anche estremamente easy.
Solo qualche decennio fa le nostre mamme indossavano raramente e solo per le occasioni importanti gli abiti eleganti, ben conservati negli armadi sotto naftalina, utilizzando nel quotidiano, che era molto più legato di oggi alle faccende di casa e alla cura dei figli, un abbigliamento molto più dimesso.
La nostra personale rivoluzione è stata quella di offrire alle donne un guardaroba che possano indossare dalla mattina alla sera per le mille cose che facciamo in una giornata, spesso senza fermarci un attimo: portare i bambini a scuola, andare in ufficio, andare ad appuntamenti fuori, nei ritagli del tempo fermarsi al supermercato a fare la spesa, ma poi, perché no, trovarsi con le amiche per un aperitivo o magari andare a cena fuori.
È possibile affrontare tutti questi impegni sentendosi sempre a posto e con un unico outfit? La nostra risposta è sì. Purché l’abito che indossiamo sia elegante ma easy, raffinato ma anche confortevole, realizzato con tessuti naturali e di taglio impeccabile. Mettere un abito di seta alla mattina per andare in palestra e poi schizzare al lavoro, e poi dal parrucchiere perché la sera c’è una cena speciale? Sì, ma certamente non con un sandalo tacco 12, meglio con un mocassino o uno stivale, una giacca buttata sulle spalle o un coat destrutturato e easy, ma comunque impeccabile.
Siamo cresciute io e Daniela in questi quasi quattro anni di lavoro continuo, sempre guidate da questo obiettivo preciso. In ogni collezione aggiungiamo un pezzo, un accessorio o un abito più di tendenza per rendere unica e indimenticabile la donna che sceglie Crida. Ci siamo riuscite? Questo dovete dirlo voi. E considerando le tantissime donne che incontriamo in giro con i nostri abiti, felici e bellissime, potrebbe essere un sì.
Vi aspettiamo in Rinascente Milano fino al 16 ottobre!