EDITORIALE MARZO
Cosa è emerso dalla fashion week appena passata che ci illumini sulle tendenze che caratterizzeranno la moda del prossimo autunno inverno?
A mio parere non è stata un’edizione memorabile per un settore che continua a subire la dicotomia tra grandi gruppi che guidano e condizionano i brand più famosi del lusso e realtà più piccole che faticano ad emergere in un momento ancora di crisi globale del mercato. C’è stata forse più restaurazione che innovazione vera e propria, ma se è vero che la moda è lo specchio della società, c’era da aspettarsi questo mood in un momento di tensioni internazionali così forti. La preoccupazione per gli scambi commerciali esteri è evidente, la pioggia di dazi lanciati da Trump renderà l’America sempre più First a danno dell’Europa, ma il made in Italy continua ad essere un patrimonio unico e di inestimabile valore e dobbiamo sperare che riesca a superare anche questa difficoltà.
Ma parliamo di stile: come sempre, in passerella si è visto sfilare tutto e il contrario di tutto. Provo a sintetizzare quali sono i trend che possono avere più possibilità di imporsi e soprattutto quelli che a me sono piaciuti di più…
- La maglieria torna alla ribalta e si indossa da capo a piedi, vedi Sharon Stone alla sfilata di Marras. Abiti e completi che risolvono l’outfit. La tendenza più forte è il mélange, che anche Crida ha proposto con i cardigan più nuovi coordinati ai cappelli.
- Il bordeaux imperverserà anche nel prossimo autunno, e vi dirò che non mi dispiace affatto, perché lo trovo un colore strepitoso. Ci manca Sabato De Sarno, che lo aveva inaugurato in maniera sublime da Gucci, tanto che a questo giro lo hanno seguito tutti. Ma attenzione, non a piccole dosi: il burgundy diventa total look, accessori compresi. Vi segnalo il tailleur Crida bordeaux della prossima stagione, con la giacca sciancrata e la gonna pencil, che è stato uno dei più apprezzati della nuova collezione.
- La pelliccia diventa un must, sia in versione vera (so che non tutti saranno d’accordo) che palesemente falsa. L’importante è che sia voluminosa e appariscente. Consiglio di andare a recuperare le pellicce negli armadi delle nonne: si può fare un figurone senza infierire sugli animali e a costo zero.
- Il completo maschile in versione femminile è stato proposto su molte passerelle. E ovviamente anche da Crida. Basta con le forme super over tipo corazze, ma sì a un bel doppiopetto in gabardine grigio, accompagnato da pantaloni ampi femminili: portato a nudo è l’outfit più sexy e facile da indossare. Con i mocassini per il giorno e i tacchi la sera.
- Il check finestrato caratterizza e ringiovanisce tailleur e capispalla come caban e paletot. Facile da indossare a ogni età, un po’ british e un po’ grunge, può diventare raffinato sugli abiti midi e intrigante se mixato con il pizzo. Lo trovate anche nella nostra collezione invernale.
- Le frange più che una tendenza sono diventate un’ossessione. Ritornano in ogni stagione, fioriscono su abiti e accessori, ma, se posso dirlo, a me hanno un po’ stufato…
- Il nude è un altro pezzo forte e si è visto ingentilito in abiti sì trasparenti, ma molto sofisticati. I tessuti leggeri tipo chiffon e georgette accostati a lane e tweed sono un bel mix, soprattutto se in colori inusuali come l’azzurro o il verde acido. Da copiare!
Questi i magnifici sette che mi sento di consigliarvi per il prossimo autunno inverno. Non ho parlato di accessori perché su quelli c’è da sbizzarrirsi. Il mio suggerimento è di andare sul classico e soprattutto di coltivare l’accessorio più importante e prezioso per essere notate: la personalità.