EDITORIALE DICEMBRE
Prima di tutto grazie. E ora vi spiego perché.
Se ci seguite sui social avrete visto che gli ultimi mesi per me e Daniela sono stati davvero frenetici. Dopo Venezia, New York e la fashion week di Milano, abbiamo deciso di inaugurare questa stagione autunnale con una serie di Trunk show, vendite speciali di Crida, che ci hanno portato in tante città diverse a presentare la collezione invernale e a incontrare nuove clienti.
Vi dico grazie perché è stata un’esperienza molto faticosa ma anche straordinariamente costruttiva ed eccitante, per l’accoglienza che abbiamo ricevuto, l’entusiasmo che ci avete trasmesso e soprattutto per la gioia di conoscere tante persone simili a noi con cui condividere energia, idee di stile e di vita.
Siamo state a Varese, Montecarlo, Montecatini, Torino, Lecce, Venezia e Roma. Perché abbiamo voluto fare una lunga cavalcata attraverso l’Italia in un momento così difficile per il fashion system? Beh… proprio per questo!
Perché crediamo nella forza del nostro prodotto e non vogliamo sottometterci alle logiche degli sconti selvaggi come specchietto per le allodole. Perché riteniamo che sia utile, in questo momento storico in cui le persone comprano meno nei negozi, incontrare le nostre potenziali clienti e raccontare la filosofia di Crida, i nostri valori, italianità ed eleganza raffinata, ma anche la passione che ci ha spinto a scegliere questo lavoro e che ci porta a selezionare solo tessuti naturali, fatti in Italia e a confezionarli come solo le nostre aziende lombarde sanno fare.
E sapete qual è stata la magia? Il fatto che tutte le donne che abbiamo incontrato abbiano provato, amato e comprato i nostri abiti. Un risultato che è andato al di là delle nostre più rosee previsioni.
Tanti professionisti della moda ci hanno detto: brave, ottima strategia di marketing, si vede che avete studiato la situazione e siete state ben consigliate. Vi confesso una cosa: non è stata una scelta di marketing o di numeri, ma solo di cuore. Volevamo vedere noi stesse come la collezione veniva percepita e tappa dopo tappa ci siamo rese conto di quello che ogni cliente oggi sta cercando: non un semplice acquisto, magari scontato, ma un’esperienza diversa, più profonda per capire il valore delle cose e riuscire a comprare con più consapevolezza.
Oggi più che mai, in questo tempo così complicato che stiamo vivendo, non possiamo più ignorare l’inganno del consumismo imperante, il fatto che si producano troppi capi, montagne di pezzi di abbigliamento non riciclabili che vanno a soffocare le discariche di paesi poveri come il Ghana o il Pakistan, e a fronte di ciò dobbiamo, io credo, imparare ad acquistare ciò di cui abbiamo realmente bisogno, e possibilmente utilizzare quei vestiti a lungo, perché sono fatti bene e sono sostenibili per l’ambiente. Guardate il documentario di Netflix “Buy Now” e sicuramente vi farete un’idea più precisa di quello che sto dicendo.
Il mercato della moda, e non solo quello, è fuori controllo.
Da una parte ci sono i brand di superlusso con una clientela disposta a spendere cifre esagerate pur di possedere quell’oggetto, quella borsa, solo per il brand che rappresenta e non per il suo valore reale che è infinitamente più basso.
Dall’altra ci sono le catene di fast fashion che ogni settimana immettono nuova merce sul mercato, che imita i prodotti di lusso con materiali sintetici e scadenti e spesso con una manodopera sottopagata.
Noi non vogliamo fare parte di nessuno di questi mondi, ma vogliamo rappresentare un lusso possibile, una moda italiana e sostenibile, che abbia un giusto prezzo rispetto alla qualità di tessuti e al lavoro delle manifatture, e che rispecchi le esigenze di donne come noi, che vogliono essere eleganti ma anche eticamente attente a ciò che indossano. E l’unica cosa che possiamo fare per trasmettere questi valori è andare in giro a raccontarli.
Ecco perché è stato utile e costruttivo il Crida tour degli ultimi due mesi, che ci ha fatto capire, con il vostro feedback, di essere nella direzione giusta.
Ecco perché vi vogliamo dire grazie di essere al nostro fianco.