Diretta Coronavirus/Anche noi di CRIDA siamo pronti a ripartire. – HUB Style
“Essere bergamaschi significa essere concreti non avere paura dei sacrifici, del lavoro duro, della fatica. Tutti adesso sono pronti a rimboccarsi le maniche e a ripartire. E lo faremo anche noi di Crida”.Di positività è il messaggio che Cristina Parodi e Daniela Palazzi vogliono lanciare. Con CRIDA hanno scommesso sulla femminilità e sulla loro Bergamo.
Considerato il Suo background Cristina, come mai ha deciso di sposare il progetto CRIDA?
C.P: Sono sempre stata appassionata di moda. L’ho seguita e studiata ancora meglio da giornalista quando ero al TG5 e da qualche tempo insieme Daniela Palazzi era nata l’idea di creare una linea di soli abiti. Dopo averne prodotti parecchi per noi e le nostre amiche (Daniela è la vera creativa e stilista), abbiamo pensato non fosse troppo tardi per inseguire i sogni. Così ci siamo buttate.
CRIDA è l’acronimo di Daniela e Cristina. Ispirazione, disegno, espressione la prima. Comunicazione, parola e relazione la seconda. Da dove nasce il progetto?
C.P: Il progetto nasce dall’idea di far tornare le donne a indossare gli abiti. Che devono essere confortevoli e chic, femminili ed eleganti, confezionati con cura e con tessuti naturali. Capaci di rimanere nell’armadio ben più di una stagione.
CRIDA è relativamente giovane. Cosa significa per una realtà come la Vostra, vivere lo scenario attuale?
C.P: Crida è nata a dicembre con una prima collezione di abiti di seta e cotone che ha avuto un ottimo feedback dalla stampa e dai buyer. L’emergenza COVID ha bloccato tutto, ha dimezzato gli ordini e come tutto il mondo della moda anche noi ci siamo fermati. Per una piccola azienda nuova come la nostra è un duro colpo ma ora siamo pronti a ripartire per consegnare nei negozi e attraverso il nostro e-commerce
Come avete e state affrontando la situazione d’emergenza che ci costringiamo a vivere?
C.P: La pandemia che ci ha travolto non solo ha sconvolto le nostre vite ma ha certamente cambiato le regole del mondo che ritroveremo una volta finito l’isolamento. Anche il settore moda dovrà adattarsi a nuove esigenze e forse rallentare un po’ i ritmi forsennati e il consumo super veloce. Credo che ora più che mai le aziende di abbigliamento debbano offrire ai consumatori valori concreti ed emozioni, oltre che tendenze e frivolezze estreme.
Le esigenze dei consumatori cambieranno? Se sì come?
C.P: Le esigenze dei consumatori dei beni di super lusso forse non cambieranno ma quelle degli altri sì. Credo che gli acquisti verranno fatti con più consapevolezza, si cercheranno capi che possano rimanere nell’armadio più di una stagione, si cercherà più la qualità della quantità. Crida nasce proprio con questa filosofia: offrire alle donne abiti di ottima fattura a un prezzo contenuto, unire l’eleganza sartoriale italiana allo stile che dura nel tempo.
E le modalità d’acquisto?
C.P: Per noi i negozi sono fondamentali. Essendo alla prima collezione abbiamo bisogno che le clienti ci scoprano in boutique, vadano a provare gli abiti per verificarne l’ottima vestibilità e accarezzare i nostri tessuti, notare i dettagli sartoriali. Poi sarà fondamentale l’on line per raggiungere più persone anche all’estero. Mi piace pensare che si potranno fare piccoli eventi di presentazione negli store che credono in noi per poter raccontare meglio cosa c’è dietro a una collezione e far vivere alle clienti anche esperienze di confronto e informazione oltre che di acquisto.
Quali sono le strategie future che il brand vuole approcciare?
C.P: La nostra strategia futura è di essere fedeli all’idea di eleganza che abbiamo voluto creare. Continueremo a comprare tessuti italiani dalle nostre aziende, a utilizzare laboratori manifatturieri della nostra zona tra Bergamo e Milano. Vogliamo essere totalmente sostenibili dal punto di vista ambientale e garantire la massima qualità. Vogliamo che le nostre clienti riconoscano in noi lo stile italiano che tutto il mondo ci invidia.
Cosa significa essere bergamaschi e vivere in uno tra i territori più duramente colpiti? La produzione dei vostri capi è realizzata nella zona?
C.P: Noi siamo fieramente bergamasche. Ed essere bergamaschi significa essere concreti, non avere paura dei sacrifici, del lavoro duro, della fatica. E sarà davvero durissimo il periodo che si apre adesso per noi come per tutte le migliaia di aziende del territorio. Abbiamo avuto tantissimi morti e troppo dolore ma tutti adesso sono pronti a rimboccarsi le maniche e a ripartire. E lo faremo anche noi di Crida . Da noi si dice “mola mia” che vuol dire “non si molla mai “. Ora che abbiamo costruito il nostro piccolo sogno non lo lasciamo svanire.
a cura di Sara Cinchetti
Fonte: https://bit.ly/3cvbViq