La gonna di jeans di Cristina Parodi ci ispira per tutto l'Autunno 2023 | Crida Milano

Protagonista della Milano Fashion Week (in corso d’opera dal 19 al 25 settembre), Cristina Parodi non solo ha presenziato durante diverse sfilate della settimana della moda meneghina, ma ha anche presentato la nuova collezione Crida Spring Summer 24, ispirata alla Puglia. Durante le sue apparizioni, Cristina Parodi ha ovviamente sfoggiato look del brand suo e di Daniela Palazzi e, tra i vari outfit indossati, siamo rimaste conquistate dalla sua gonna di jeans lunga, anche grazie al sapiente styling.

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Cristina Parodi alla Milano Fashion Week: «Il brand Crida pronto per andare all’estero» | Rassegna Stampa | Crida Milano

Al via le presentazioni nel capoluogo lombardo. Il volto noto della tv – insieme con la socia e amica Daniela Palazzi – lancia la collezione dell’estate 2024 del brand, che si ispira alla Puglia: «In vista lo sbarco sul mercato internazionale».

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Crida fa tappa in Puglia con la primavera-estate 2024 | Rassegna Stampa | Crida Milano

Crida ha anticipato di un giorno l’inizio ufficiale della Milano fashion week presentando ieri la nuova collezione di abiti. Le fondatrici Cristina Parodi e Daniela Palazzi hanno accolto gli addetti ai lavori all’interno di Identità Golose svelando le proposte primavera/estate 2024 dedicate alla Puglia.

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Crida fa tappa in Puglia con la primavera-estate 2024 | Rassegna Stampa | Crida Milano

La collezione estiva del brand fondato da Cristina Parodi e Daniela Palazzi prosegue il suo viaggio tra le regioni italiane ed arriva nella regione del tacco.

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Madama: scopri la collezione FW 23/24 di Crida | Crida Milano

Quiet luxury, per chi vuole essere e non apparire.

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Mirandola - Abito lungo in seta | Lasciati Ispirare | Crida Milano

Cosa metterai in valigia per le vacanze?
Ecco quattro abiti per essere comoda ma sempre chic. In pieno stile Crida.

Amalfi - Abito lungo in satin di seta | Lasciati Ispirare | Crida Milano

Amalfi Abito lungo in satin di seta

Morbido, arioso, con spalle scoperte.
L’abito estivo per eccellenza.

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Bardi - Abito lungo in crêpe de chine e georgette di seta | Lasciati Ispirare | Crida Milano

Bardi Abito lungo in crêpe de chine
e georgette di seta

Romantico, con un gioco di trasparenze.

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Mirandola - Abito lungo in seta | Lasciati Ispirare | Crida Milano

Mirandola Abito lungo in seta

Sensuale ma con grazia.

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Comacchio - Abito midi in cotone seersucker | Lasciati Ispirare | Crida Milano

Comacchio Abito midi in cotone seersucker

Stile Anni ’50: l’eleganza bon ton
che non passa mai di moda.

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San Marino - Abito lungo in satin di seta | Lasciati Ispirare | Crida Milano

Classico come il Beatrice d’Este, raffinato come il Taormina oppure seducente come il San Marino?
Scegli il Crida che più ti rappresenta e indossalo per tutta l’estate.

Beatrice d'Este - Abito Midi in Crêpe de Chine e Georgette di Seta | Lasciati Ispirare | Crida Milano

Beatrice d’Este Abito midi in crêpe de chine
e georgette di seta

Leggero come una nuvola,
con veli fluttuanti.

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Taormina - Abito lungo in satin di seta | Lasciati Ispirare | Crida Milano

Taormina Abito lungo in satin di seta

Luce pura per brillare in ogni occasione.

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San Marino - Abito lungo in satin di seta | Lasciati Ispirare | Crida Milano

San Marino Abito lungo in satin di seta

Sensuale ed elegante:
un must nelle serate estive.

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Crida Milano | Editoriale Luglio

Care amiche e cari amici che ci seguite da tempo, ormai saprete che l’editoriale di luglio è dedicato soprattutto ai saluti e alle prossime vacanze. Avete già fatto le valigie per il mare? O prenotato qualche bel viaggio per godervi un po’ di meritato riposo? Immagino che avrete messo nel trolley un abito colorato e leggero di Crida per questa estate che si preannuncia bollente… Noi non siamo ancora pronte a staccare perché i mesi di luglio e agosto sono particolarmente impegnativi per la produzione della prossima stagione invernale che deve essere spedita ai negozi e per la creazione della nuova collezione Spring-Summer 24 che deve essere finita e fotografata per poter essere pronta alla campagna vendita di settembre-ottobre. Quindi io e Daniela abbiamo corso come matte, come sempre, per rispettare tutte le scadenze (fare moda è una lotta continua contro il tempo, ve lo garantisco) e tutt’ora siamo ancora impegnate a fare in modo che al ritorno dall’estate possiate trovare sul nostro on line e nei negozi i capi autunno inverno di Crida.

Molte di voi ci chiedono anticipazioni e trunk show per poter preordinare fin da ora, in anticipo, gli abiti della nuova collezione. Anche questo è un obiettivo che ci siamo date e che vogliamo realizzare: potete chiedere al nostro contatto social (telefono o mail) le foto e i prezzi della nuova collezione Madama e assicurarvi l’acquisto del modello che avete scelto e che riceverete a casa al ritorno dalle vacanze.

Nel frattempo continuiamo a lavorare, io e Daniela sempre in macchina, il nostro ufficio viaggiante, per raggiungere le manifatture, per le riunioni nello showroom di Milano, per meeting coi collaboratori e, ogni tanto, per partecipare agli eventi che tra Bergamo e Milano riempiono le serate estive di magnifiche occasioni e che ci permettono di indossare i nostri abiti freschi e leggeri, perfetti per ogni situazione. E lasciatemi dire che sono davvero felice di tutti i complimenti che riceviamo io e Daniela quando siamo in giro soprattutto da parte di donne che ci seguono e apprezzano il nostro stile.

È anche vero che, osservando la gente per le strade, mi capita di vedere sempre più spesso ragazze e signore praticamente svestite, con shorts o gonne cortissime e poco altro sopra. È vero fa caldo, ma le temperature alte non giustificano a mio parere la mancanza di eleganza e di buon gusto. Come giustamente hanno fatto notare sul Corriere della Sera due firme della moda autorevoli, anche se con storie professionali e anagrafiche diverse (parlo dell’immensa Lina Sotis e della bravissima Michela Proietti): c’è un’età e un luogo adatto ad ogni abbigliamento. Gli hot pants inguinali, le pance scoperte e le infradito lasciamole alle spiagge o alle località di mare che frequenteremo questa estate: in città una donna elegante indossa un abito, magari sbracciato e di tessuto leggerissimo, una gonna di cotone e dei sandali comodi, non il copricostume! E se ancora non avete nell’armadio un capo che vi renda femminili e raffinate e nello stesso tempo sia fresco e facile da indossare continuate a seguirci sui social perché a fine luglio per chi ama gli acquisti last minute ci sarà una bella sorpresa che riguarda gli abiti della collezione estiva… ma solo per i nostri follower, per chi riceve le notizie attraverso la newsletter e gli editoriali.

Buone vacanze, buona vita e buon riposo a tutte. Ci risentiamo a settembre con mille sorprese.

Cristina e Daniela

Crida Milano | Editoriale Giugno

Angelina Jolie è l’ultima in ordine di tempo fra le celebrities ad avventurarsi nel mondo della moda ma, a differenza di molte altre colleghe e colleghi famosi, lo fa a modo suo tenendo un profilo decisamente basso e per questo ancor più interessante. Lungi da lei l’idea di produrre indumenti da distribuire nei centri commerciali o di inseguire le ultime tendenze del fashion, l’attrice, da sempre paladina dei diritti umani e delle politiche ambientaliste, chiarisce subito di voler usare solo materiale vintage e tessuto deadstock per le sue creazioni e anche di voler puntare non sui loghi e sull’immagine del brand ma sulla valorizzazione di produttori, fasonisti e sarti, quindi sulla manodopera meno conosciuta di questo settore. Mi ha incuriosito questa novità che riguarda un’attrice da sempre molto controcorrente e super impegnata nel sociale. Di solito le grandi star, dalle Kardashian a Sara Jessika Parker a Jennifer Lopez per citare solo le tre più note, hanno creato con il loro nome veri e propri imperi di fast fashion, di cui forse non si sentiva la necessità, con una massiccia distribuzione in grandi magazzini e store di lusso: prezzi altissimi, materiali non proprio sostenibili, unico valore il nome del brand.

L’Atelier Jolie, così si chiama la nuova avventura imprenditoriale di Angelina, sembra orientato verso obiettivi diametralmente opposti, tanto da definire la sua nuova impresa un collettivo.

I designer, dice la Jolie, spesso disegnano o approvano disegni, ma sono i sarti quelli che fanno la differenza, anche se purtroppo sono proprio quelli che vengono meno valorizzati e apprezzati. Il suo Atelier invece deve essere un luogo in cui le persone creative possono collaborare con una famiglia esperta e diversificata di sarti, modellisti e artigiani di tutto il mondo. Sono molto curiosa di vedere che tipo di prodotto verrà realizzato: se somiglierà allo stile dell’attrice molto low profile, basico e materico nella scelta dei suoi outfit e sempre estremamente speciale, ma fin d’ora mi sento di apprezzare la scelta di mettere al centro la manodopera e l’artigianato in chiave sostenibile e inclusiva più che i maxi loghi e le campagne sugli schermi di Time Square.

A questo proposito mi ha colpito un’intervista a Brunello Cucinelli nella quale l’imprenditore e creatore di una vera e propria azienda famiglia in Toscana, sottolineava il problema che i fasonisti italiani, fondamentali e sempre più rari, facciano fatica a guadagnare abbastanza da convincere i figli a continuare questa professione. Le aziende manifatturiere, che producono in serie migliaia di capi guadagnano, ma i fasonisti, coloro che sono in grado di confezionare un capo d’abbigliamento attraverso un modello di riferimento (dato dal designer), quindi i sarti di una volta, non sono così ben retribuiti. Oggi il mercato della moda ricerca sempre più in Italia figure di questo livello, acquistando le aziende stesse e inglobandole in quelle dei grandi brand, con la conseguenza di fare sparire questa figura professionale artigianale che prima si tramandava da padre in figlio.

Noi di Crida, anche se per altre strade, inseguiamo come Angelina Jolie una moda sostenibile e rispettosa di persone e ambiente e facciamo fatica a trovare fasonisti alla nostra portata proprio perché non abbiamo ancora i numeri dei mega brand ma non possiamo nemmeno produrre migliaia di abiti in una sartoria. Eppure le piccole medie aziende rappresentano il tessuto produttivo più importante che sostiene l’economia italiana e come tale dovrebbe essere maggiormente aiutato e tutelato dal governo. L’artigianato italiano nel settore moda rappresenta un’eccellenza straordinaria: sarebbe bello che continuasse a vivere autonomamente e non si dovesse svendere ai grandi gruppi mangiatutto del lusso globale.

Bellaria - Abito Lungo in Satin di Seta | Lasciati Ispirare | Crida Milano

Chiffon leggero e vaporoso, crêpe de chine sottile e delicato, seta preziosa e morbida. Qual è il tuo tessuto preferito? Qualunque sia la tua scelta, spiccherai per stile e raffinatezza.

Montesole - Abito Lungo Chiffon | Lasciati Ispirare | Crida Milano

Montesole Abito lungo in chiffon

Etereo e fluttuante: un sogno di chiffon.

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Beatrice d'Este - Abito Lungo in Crêpe de Chine e Georgette di Seta | Lasciati Ispirare | Crida Milano

Beatrice d’Este Abito lungo in crêpe de chine
e georgette di seta

La semplicità sofisticata del crêpe de chine che accarezza le forme.

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Bellaria - Abito Lungo in Satin di Seta | Lasciati Ispirare | Crida Milano

Bellaria Abito lungo in satin di seta

Seta lucente che danza sul corpo senza segnare.

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Portoercole - Abito Midi in Crêpe de Chine | Lasciati Ispirare | Crida Milano

Porto Ercole Abito midi in crêpe de chine

Leggero e delicato, come solo il crêpe de chine sa essere.

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