Editoriale Maggio
Metti un po’ di musica leggera perché ho voglia di niente… anzi leggerissima! Questa canzone di Colapesce e Di Martino è diventata il mio mantra, durante gli aperitivi casalinghi con mia figlia, accennando passi di danza in cucina o canticchiando stonata in macchina quando vado al lavoro, un vero tormentone presente nella mia testa mattina e sera. Di che cosa ho voglia? Di niente… di leggerezza, abbiamo già pensato troppo a lungo a cose dolorose e drammatiche adesso vogliamo un piacevole niente, che poi vuol dire tutto, o meglio tutte quelle cose, anche piccolissime, come prendere un cappuccino in un bar, che non si potevano più fare… Ci siamo occupate per troppi mesi solo delle necessità primarie della casa della famiglia dei figli, spostandoci dalla farmacia alla scuola al supermercato per i beni indispensabili, calze e mutande per i bambini, tute per stare in casa, provviste per il weekend, adesso è il momento di riaccendere il desiderio verso qualcosa che non solo sia leggero ma anche, perché no, assolutamente superfluo! Ce lo meritiamo.
È maggio, la primavera ormai riempie le nostre giornate con profumi di fiori e sole caldo e non possiamo non sentire quella insostenibile ebbrezza che viene dal desiderio di comprare qualcosa di nuovo, ma non perché ne abbiamo realmente bisogno, solo perché ci piace. Lo so, è frivolezza, ma da quanto tempo non mi capitava di passeggiare nelle vie dei negozi ed entrare a curiosare solo per il puro piacere di provare qualcosa in camerino e vedere come sta, di stupirmi nell’aver trovato qualcosa di cui avevo, senza saperlo, un’assoluta necessità per sentirmi bene.
Sul valore terapeutico dell’acquisto credo che noi donne siamo tutte d’accordo, ma cosa comprare in questo momento in cui abbiamo voglia di tutto e di niente? E soprattutto per cosa? Eventi, feste, occasioni ancora mancano, ma c’è la possibilità di andare a pranzo fuori al ristorante, di azzardare un cinema, di invitare due amici a casa per cena, sempre rispettando coprifuoco e distanziamento.
E questo basta a farmi venire voglia di essere carina, di indossare qualcosa di speciale. Basta abiti informi e ciabatte, la primavera quest’anno ci deve far rifiorire davvero. Vi confesso che prima (del Covid) mi capitava di comprare cose compulsivamente, magari low cost, per compensare un dispiacere, una fatica, o per gratificarmi di un piccolo successo, salvo poi trovarmi nell’armadio indumenti una quantità di cose che non avrei più rimesso, con la consapevolezza di avere buttato via dei soldi. Oggi, non so voi, ma io sicuramente condizionata dalla lunga astinenza da shopping, ho voglia di comprare meno e meglio, magari un’unica cosa decisamente speciale, che mi rimarrà nell’armadio per tutta la vita (vabbè forse esagero!) ma che sicuramente non mi stancherà la stagione dopo. E quando la individuerò farò molta attenzione all’etichetta interna che rivela la composizione tecnica, per essere certa che il tessuto sia davvero prezioso e valga il prezzo che vedo sul cartellino. Dopo di che per scegliere mi lascerò trascinare dalla gioia di indossare un colore…
Non ho mai visto una tale esplosione di colori accesi nelle vetrine e sulle pagine dei giornali, come se mai come oggi le donne avessero voglia di farsi notare, di esprimere anche solo con il colore dell’abbigliamento (sì, proprio come fanno i reali) le proprie emozioni, la gioia di poter condividere con altri momenti piacevoli dopo i lunghi mesi di isolamento. E allora scegliamo senza paura un colore acceso, pieno, deciso senza temere che sia… troppo, e anzi osiamo ancora di più nell’accostarlo ad un altro color block, come mai avevamo fatto nella vita: il giallo col verde, il rosso e l’azzurro, il rosa insieme all’arancio, il giallo e il pavone. Ognuna di noi ha un colore preferito che esalta il proprio incarnato e che ci fa sentire belle, questo è il momento di scoprirlo. E di comprarlo.
Crida, lo sapete, è nata nel febbraio del 2020 proprio alla vigilia del cambiamento epocale che avrebbe travolto il mondo in questo ultimo anno, presentando una piccola capsule di abiti di seta dai colori molto brillanti. Già allora pensavamo che non c’è niente di più bello, allegro e pieno di energia di un capo colorato realizzato in tessuto naturale, e oggi la nuova collezione primavera-estate esalta ancora di più questa tendenza e assume un significato profondo non solo di stile ma di voglia di vivere, di valorizzare la nostra bellezza e femminilità, di… ricominciare.
Ecco la leggerezza di cui cantano Colapesce e Di Martino, un’esigenza di cui non dobbiamo vergognarci ma che ci aiuta a farci sentire di nuovo pronte a vivere con gli altri e ad esprimere anche così, con un vestito nuovo e colorato, la nostra faticosa rivincita.